I Saarloos conoscono un cucciolo di Pastore Tedesco

Venerdì 30 aprile 2010, entra nel nostro branco ThikaTehila di Oroval, una femminuccia di Pastore Tedesco, nipote di Alfa, Arek e Thika, dell’età di due mesi. I Saarloos fanno conoscenza con un cucciolo di un’altra razza.
A parte il piccolo Faal, che a prescindere dalla statura, è ancora una creatura, e di conseguenza il suo comportamento è chiaramente infantile (con impronta pesante e diretta tipica del suo modo di fare quando non diffida di ciò che gli si pone avanti), le due Fanciulle Saarloos mettono alla prova le nostre capacità di interpretazione del linguaggio.

Le abbiamo conosciute piccoline, creature equilibrate, facili alle relazioni sociali; le abbiamo viste crescere e con la crescita abbiamo saggiato il cambiamento nella tollerabilità dei vocalizzi acuti e l’amabilità nei confronti di Faal. La diversità dei ruoli assunti con lui al principio e poi scambiati.
Con ThikaTehila, le cose si sono svolte in principio, in maniera completamente diversa.

Paolo rientra da Firenze, ha con sé il carico prezioso. Inutile star lì a parlare del mio comportamento appena ho visto la grigiolina, chi mi conosce sa bene di cosa sono capace, per chi invece non è di casa, beh, perché distruggere la nomea che mi circonda di ‘essere glaciale’… ThikaTheila mostra subito le grandi qualità del suo carattere: determinata, tranquilla, curiosa, solare, con una spiccata predilezione per i pantaloni della tuta che svolazzano nella camminata… siamo nel girello costruito, ormai quasi quattro anni fa, all’arrivo delle Lupe (un recintino di mq. 20, leggermente appartato dal resto del giardino), tappa fissa per tutti i nuovi arrivi. Dopo aver fatto i propri comodi, la piccola ci invita a giocare (sembra suo cugino Bagheera: ‘facciamo qualcosa… facciamo qualcosa… facciamo qualcosa!’).
Nel giocare il suo odore si è miscelato al nostro.

Vista l’ora tarda (nove di sera), senza star lì a perder troppo tempo, lascio ancora alcuni minuti Paolo con ThikaTehila e vado in cucina a preparare la cena.
A casa vengo assalita da una parte del branco. È tutto uno sniff, snaff, sbuff, code che si agitano felici e nasi che rovistano per filo e per segno la mia tuta. I Saarloos mi aspettano dietro la porta della cucina. Altra esplorazione totale!
Dopo pochi minuti, Paolo entra con la piccola in braccio, Arowen ed Eowyn gli vanno incontro, Faal no perché ci mette ancora un po’ a digerire tutti gli odori che Paolo si porta dietro quando torna a casa dal lavoro, però come si accorge che fra le sue ‘puzze’ strane prevale quello conosciuto su me e che, oltretutto, conduce ad una codina che si agita felice, anche lui prende parte alla presentazione.
Paolo si siede su uno sgabello, i Lupi perlustrano la piccola.
A differenza delle Veline nel soggiorno, che pretendevano di baciarla ovunque e insistevano con l’approntare delle immediate cure parentali, i Saarloos, prima di dare confidenza vogliono sapere chi o cosa hanno di fronte.

La cucciola, per nulla infastidita da quei nasi che in un primo momento la assaporano da distanza di sicurezza e piano, piano si avvicinano sempre di più, fino a toccarla e a spingerla con piccole musatine (come se fosse un pupazzetto col sonoglino), dopo un po’ si stufa ed elargisce alle nostre orecchie i suoi primi vocalizzi, un po’ di protesta e un po’ di richiesta.
I Lupi si ritraggono.
‘Cosa mai avrà detto?’ sembra che pensino in quelle testoline selvatiche.
Un poco si irrigidiscono. Non è un verso conosciuto. La tonalità (rivelatrice di tante particolarità a noi sconosciute) non è la stessa che un cucciolo della loro razza emette in circostanze analoghe, o forse non è neanche nel loro dialetto un simile vocalizzo.
Faal rimane ad osservare. Arowen ed Eowyn si mostrano più rigide..

Un mio vocalizzo (che invece conoscono alla perfezione) le libera dall’imbarazzo e subito vengono attorno al mo sgabello a cuccioleggiare. Mi annusano ancora, si strofinano sui miei abiti, mi baciano, si prendono le mie carezze e con più tranquillità, ma sempre leggermente guardinghe, tornano da Paolo. Faal fa un po’ la spoletta senza dare troppo importanza alla cosa. Lui osserva.

Ed eccoci nuovamente trasportati in un documentario riguardante gli amati Lupi.
MammaLupa è l’unica ad occuparsi dei cuccioli fino all’età dello svezzamento, momento in cui i piccoli usciranno dalla tana e conosceranno il resto del branco. Durante tutto il periodo in cui li terrà isolati, ogni qualvolta uscirà per soddisfare le sue primarie necessità, prima di rientrare, avrà l’accortezza di strofinarsi sui membri del branco per assorbire il loro odore e, miscelandolo al suo, farlo conoscere ai figli. Parimenti, farà con il branco nel momento in cui, uscendo dalla tana, porterà l’odore dei cuccioli unito al suo.

I Saarloos hanno conosciuto l’odore di ThikaTehila miscelato al nostro, quando Paolo è entrato, non ha presentato un qualcosa di sconosciuto.
Sconosciuto è il linguaggio della Pastorella. È il primo cucciolo che hanno modo di ascoltare. La teoria neotenica non è solo un insieme di parole che filosofeggiano sulla crescita degli animali, per cui, a quelle strane parole hanno reagito da Saarloos.

Con il passare dei giorni, la piccola è sempre più vivace, ma i Lupi stanno imparando il suo idioma e il suo comportamento, tanto da cominciare ad accettarla quasi con accondiscendenza.
Eowyn, come è stato ad ottobre per Faal, si è proposta come LupaBalia. Arowen vigila. Faal si gode la beata mancanza di responsabilità, propria della sua età.

Il nostro comportamento è orami molto naturale, ma più andiamo avanti con la nostra storia e più ci rendiamo conto di quanto il Lupo sia presente nelle singole razze, in maniera parziale, marginale, complementare, quasi totale.
Se non avessimo portato l’odore del cucciolo miscelato al nostro, se avessimo posato a terra il cucciolo e lasciato che da soli facessero conoscenza, come si sarebbero svolti i fatti successivi alle nostre azioni?... in natura quando i soggetti adulti portano ai cuccioli rimasti nelle zone rendez-vous parti di preda, lasciano loro incondizionatamente il cibo senza più ‘metterci bocca’… cosa avrebbero pensato i nostri Lupi con una cosina che si muoveva a duemila e gemeva in lingua strana?...
Appunto fuori tema ma comunque inerente:
‘i geni della lampada, conoscitori della para(venta)-psicologia canina, esortano i neo-genitori a portare a casa resti del fanciullo che dopo alcuni giorni farà la sua comparsa in famiglia, al cane che vive con loro8 pannolini usati, abitini sporchi…). Pensando un attimo alle faccende naturali di PapàLupo, cosa mai può pensare FiglioCane nel momento in cui ‘parti di preda’ prima e ‘preda viva’ dopo, giungono allegri e baldanzosi, timorosi e isterici, a casa?!?!

Non sono i Cani ad essere privi di equilibrio, ma coloro che si investono di una carica che non meritano quale quella di precettore.
Già sento urlare: ‘Ma sono cuccioli, un animale equilibrato non attacca i cuccioli!”
E subito rispondo: ‘In natura sono proprio i cuccioli e gli anziani e i malati ad essere presi di mira nelle cacce, non gli adulti. Gli adulti non sono facili prede. E in più, non stiamo presentando un soggetto di egual razza, nello specifico del nostro contesto (infatti con Faal gli atteggiamenti sono stati diversi), e non stiamo parlando di con specifici, nel contesto bimbo – cane. E se non bastasse aggiungo: l’uomo – carnivoro – fa scempio di agnellini a Pasqua (preferibilmente da latte), preferisce il pollo ‘novello’ (pochi mesi), e se volete posso aggiungere il maialino… carni tenere preferite per gustosità e non perché facili prede… possono bastare gli esempi?!...

Non sottovalutate le leggi di natura, il Cane è un discendente (per volere dell’uomo che ha controllato il suo evolversi) del Lupo, gli istinti sono presenti nella loro magnificenza e brutalità. Più il Cane appartiene a razza evolute più è presente la parte lupina.
Quando scegliete di accompagnarvi ad un cane documentatevi sulle razze e non fatevi ‘infinocchiare’ dai venditori senza scrupoli (allevatori ufficiali, hobbysti o privati) con fandonie facilmente smontabili. Abbiate la coscienza di leggervi dentro e capire se effettivamente siete in grado di occuparvi di una nuova vita.

Clicca qui per vedere un piccolo filmato di Eowyn e ThikaTehila in atteggiamenti parentali.

Clicca qui per vedere un piccolo filmato di ThikaTehila in giardino con gli Zii (vero legame di sangue).

22 giugno, cinquanta giorni dall’arrivo della piccola ThikaTehila.
Eowyn, come fece con Faal, l’ha adottata. Arowen la tiene a distanza. Faal vorrebbe giocarci ma non capisce ancora bene i suoi comportamenti pastoroidi.
In casa Eowyn cerca di limitarle i movimenti tenendola il più possibile sul lettino, se la cucciola si divincola, la prende dalla collottola o la ferma con una mano. I suoi modi sono delicati ma pur sempre lupini, e per quanto ThikaTehila accetti le confidenze di Eowyn, dopo un po’ si stufa di quella pantomima, con un’abile mossa si divincola e inizia degli azzardatissimi inviti al gioco. Le cose si fanno un po’ pericolose. La casa non è grande, gli spazi limitano le possibilità di espressione, gli animi si scaldano
La differenza di atteggiamenti sta nella predatorietà che la piccola scatena. Non volendo, con i suoi movimenti veloci, ratti, sfida i Saarloos a prenderla. Un angolo dietro un mobile o la sedia infilata sotto il tavolo sono buoni rifugi. I Lupetti non mostrano aggressività, solo predatorietà, ma non è un gioco che amo fargli fare.
Con il resto pastoroiede del branco di casa, ThikaTehila attua dei rituali che ha appreso dai Saarloos, mimiche per rubare un bastoncino, una pallina, uno straccio, e ancora i primi accenni di inseguimento e cattura… il povero Milo (un Piccolo Levriero Italiano) è la sua preda favorita.
In giardino Faal la guarda, azzarda delle piccole corse e aspetta che ThikaTehila risponda. La piccola lo rincorre ma non lo afferra, cerca invece di arrivare alle sue labbra… atto di sottomissione puro e semplice?... richiesta di cibo ad un superiore?... atteggiamento infantile che racchiude un po’ di tutto.

Clicca qui per vedere un piccolo filmato di Eowyn e ThikaTehila in atteggiamenti parentali dopo cinquanta giorni

Clicca qui per vedere un piccolo filmato di ThikaTehila in cucina con Faal


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